I presepi dal mondo a Sarteano, nella Toscana meridionale Questo articolo vuole raccontare le bellezze, le caratteristiche tipiche, le storie e le esperienze che è possibile vivere in questo borgo Bandiera Arancione. In un momento di incertezza e di emergenza sanitaria che costringe tutti a una maggiore prudenza e cautela, vuole ispirare il lettore, far […]
Tutto ebbe inizio con una passione infantile, quella per i presepi. Stefano Rappuoli ha cominciato a collezionarli presto e, crescendo, viaggiando, studiando e aumentando il numero di oggetti, ha pensato che condividerli era la strada giusta. Nella sua Sarteano ovviamente, piccolo borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano in provincia di Siena, ma anche in giro per l’Italia dove ne ha esposti numerosi da Siena a Trani.
“All’inizio erano presepi piccoli, poi ho cominciato a ricercarne da tutto il mondo, pezzi unici, spesso realizzati appositamente da artisti che contatto e coinvolgo direttamente”, racconta Stefano che da vero appassionato d’arte, sa scovare le mani migliori in Italia e non solo. Quattro anni fa decide di aprire uno spazio proprio nel cuore storico di Sarteano dove esporre una parte dei suoi oltre 600 pezzi e il borgo diventa immediatamente famoso nel mondo come il paese dei presepi. “Visitare il museo aperto tutto l’anno (covid permettendo) è un viaggio che va dal Giappone al Senegal, passando per il Kazakhistan e la Colombia”, ci racconta “è un modo per scoprire moltissimo sulle tradizioni artistiche, artigiane e culturali degli altri Paesi. In tre anni di attività abbiamo avuto circa 20mila visitatori!”.
E Sarteano poi è talmente scenografico di suo da sembrare a sua volta un presepe perenne collocato com’è sui contrafforti della Val D’Orcia in un altopiano che confina con la Val di Chiana. La quintessenza dell’immagine della Toscana come tutti ce l’abbiamo in mente. “In tempi normali in questo periodo avremmo avuto molte iniziative, a partire dai presepi della cinque contrade in cui sono coinvolti tutti, dai bambini agli anziani”, conferma l’assessore Flavia Rossi. Le contrade sono quelle che, in estate, si sfidano nella giostra del Saracino per la gioia dei cittadini e dei numerosi turisti che accorrono a Sarteano per lasciarsi travolgere da un viaggio nella storia. “Cerchiamo di coinvolgere tutti in quella che noi chiamiamo la Sarteano Living. Certo, viviamo in un bel posto, ma il vivere bene non basta. Qui si mangia bene, si beve bene, si respira bene e si fa anche attività fisica all’aperto bene”, prosegue Flavia Rossi. Per favorire tanta bellezza è anche in costruzione una pista ciclabile che regalerà la possibilità di vedere alcuni dei panorami più belli d’Italia in sella, lentamente.
Non è l’unico progetto in corso quello legato alla bicicletta. “Abbiamo lanciato anche Wake Up Sarteano, un centro commerciale naturale che riunisce circa 100 piccoli produttori locali proprio per sostenerne le attività e far capire anche a chi viene da fuori qual è il nostro stile di vita tutto l’anno”, spiega Rossi che racconta come sul sito Sarteano Living siano poi confluite tutte le attività proposte dal comune e dagli operatori della zona. E tra le attività più spettacolari è impossibile non annoverare Monteverdi Tuscany, il sogno di un americano, Michael Cioffi che, ha rilevato praticamente l’intera frazione di Castiglioncello del Trinoro, per trasformarla in un elegante albergo diffuso, ma anche ridare anima a un luogo che si stava spegnendo. Oggi, oltre alle camere, il Monteverdi include una spa, una galleria d’arte contemporanea, un ristorante, un’enoteca nonché la possibilità di vivere per qualche giorno quell’esperienza sintetizzata nella Sarteano Living. In effetti pare difficile rimanere immuni al fascino unico al mondo che questa parte di Toscana sa regalare.
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Testo: Barbara Gallucci – Foto: Comune di Sarteano, Flavia Rossi e Touring Club Italiano